A Marina piace andare al mercato di Pòrta Pila sin da quando era bambina.
È il nome in piemontese di Porta Palazzo, il più grande mercato d’Europa ospitato nella più estesa piazza di Torino: piazza della Repubblica. Insomma è tutto grande!
Eh sì, è a due passi dal centro storico, caratterizzato da banchi di vendita nell’area esterna e da punti vendita all’interno di padiglioni, questo mercato è da sempre luogo di incontro di mondi e culture.
Frutta, verdura, pesce, carni e formaggi, abbigliamento, scarpe, tessuti, tappeti, tende, stoviglie, un insieme di colori, sapori, odori, rumori e voci.
Voci diverse, un misto di dialetti e lingue, arrivate prima con le migrazioni dal mezzogiorno e poi con il trascorrere degli anni, con quelle dall’Africa e dall’Asia.
Nelle sue vie laterali, i diversi negozi e locali ci raccontano una Torino multietnica che conserva comunque la sua storia.
Ogni sabato queste vie si animano di bancarelle, è il Balon, lo storico mercato delle pulci che la seconda domenica di ogni mese diventa il Gran Balon. Qui è possibile scovare un’antica stampa, una porcellana rara, un antico tavolino o un improbabile cappello.
Marina si diverte a curiosare, sorride tra sè quando vede un oggetto simile a qualcosa che ha abbandonato nella sua cantina e che invece in questo mercato avrebbe ritrovato nuova vita.
Forse tutto dovrebbe avere una seconda opportunità, un piccolo rinnovamento, a volte basta una semplice idea.
Ai grandi obiettivi si può arrivare facendo piccoli passi, ogni cosa diventata grande prima era…piccina!
Passeggiare e curiosare mette sempre un po’ di appetito. Vorrà dire che farà una scappata al Mercato Centrale da poco inaugurato anche qui a Torino. Cercherà qualcosa di particolare, le offerte non mancano. Sarà difficile rinunciare a far man bassa delle bontà delle regioni italiane che accontentano un po’ tutti i palati e che vengono offerte dai vari artigiani delle botteghe del gusto. C’è anche la possibilità di consumare comodamente lì quanto si sceglie. E poi figuriamoci se non incontrerà qualcuno di sua conoscenza!
Marina ama la gente, c’è sempre una storia da raccontare, ma anche… e soprattutto, da ascoltare, in qualsiasi dialetto o lingua venga raccontata!
i mercati rionali, piccoli o grandi che siano mi son sempre piaciuti, anche solo attraversandoli per mancanza di tempo, offrono momenti di spensieratezza. Colori, voci, odori, tutto concorre a strappare qualche sorriso e qualche pensiero.E anche qualche nostalgia, di quando li si visitava da piccola per mano a mamma o nonna.
Buona giornata
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Grazie del commento, buona giornata anche a te!
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I mercati sono piccoli caleidoscopi di ricordi bambini (ma anche no) 😄
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Verissimo 🙂
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Un tuffo nel passato, a caccia di piccoli oggetti dimenticati o di una gonna particolare.
Ma sempre emozionanti ricordi!
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Eh sì!
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Questo post mi ha riacceso la nostalgia di Turin!
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Torino è una città più accogliente che nel passato, piace molto anche ai giovani. Merita sempre ritornarci!
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In effetti i mercati piemontesi sono particolarmente belli. Io sono stato in Piemonte una sola volta (a Ceva), e per puro caso ci capitai proprio quand’era giorno di mercato: quasi tutti i baracchini vendevano street food o comunque prodotti alimentari, ed erano tutti assolutamente eccellenti. Anche il paesino era davvero bello.
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i mercati sono sempre fonte di curiosità. Passeggiare tra i banchi è un bagno di folla.
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È anche un modo per scoprire una città 😉
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del tutto d’accordo
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Ho conosciuto il Gran Balon leggendo La donna della domenica
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Che bello quel romanzo!
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