Mi sono iscritta, su suggerimento di Gabriella, ad un gruppo Facebook di donne che viaggiano da sole.
È un gruppo eterogeneo in quanto ne fanno parte donne di età diversa e sono: studentesse, lavoratrici, single, fidanzate, sposate. Qualcuna non è ancora mai partita da sola – io – molte hanno già fatto numerosi viaggi, altre hanno lasciato la loro vita per percorrere itinerari che dureranno mesi. Viaggi con aerei, treni, auto noleggiate, sacco in spalla e via!
È un gruppo stimolante perché vi sono racconti interessanti, curiosi, consigli pratici e saggi, documentati con immagini suggestive. Grande è il desiderio di toccare con mano quei luoghi così lontani e che probabilmente non vedrò mai.
La vacanza, il viaggio, per motivazioni, mete e mezzi, devono essere una scelta personale, soprattutto se poi si decide di farlo in solitaria.
Mi sono così ritrovata a leggere lo scambio di opinioni tra le varie viaggiatrici che incoraggiavano chi è alla prima esperienza o chi voleva azzardare viaggi più complessi, a volte decisamente rischiosi per i miei gusti.
Ho letto storie tristi e allegre, di chi pensava di non farcela e invece ha buttato all’aria le proprie paure e quelle dei propri familiari. Tutte hanno fatto un cammino che non è stato soltanto verso luoghi, ma verso il proprio interiore.
Nella vita siamo costantemente chiamati, uomini e donne, a misurarci con quanto ci circonda, con persone e situazioni. Ho sempre pensato che soltanto imparando a stare con sé stessi, apprezzando la solitudine che non sia abbandono da parte degli altri, ma la scelta di ritagliarsi del tempo per sé, sia un passo e infine un traguardo importante, un modo per riuscire a confrontarsi meglio con il prossimo.
Partendo da noi possiamo arrivare agli altri, ascoltandoci saremo poi in grado di ascoltare e comprendere anche gli altri.
Credo nella solitudine.
Credo anche nella condivisione.
Molte donne hanno scelto questo modo di viaggiare per necessità, a causa di problemi personali o logistici; mentre altre perché desideravano fare questa esperienza.
Forse il passo più difficile, ad un certo punto della vita – un punto diverso per ognuno di noi – è invece quello di accettare il numero due, condividere tempo, necessità, idee, emozioni con qualcun altro.
Il viaggio come metafora della vita, distacco, ricerca, scoperta, ma questo distacco ci permetterà di ricaricarci e di avvicinarci nuovamente agli altri o ci allontanerà da essi?
Si si, ci ricarica eccome….
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Ma troppa carica non fa correre troppo lontano? 😅
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Si può sempre tornare indietro…. 😊😊😊😊😆
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Il punto è che c’è chi torna, ma tenendosi distante😉
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Non avevo mai sentito parlare di questi gruppi anche se al giorno d’oggi la loro esistenza potrebbe essere scontata 😅 in ogni caso immagino debba essere un’esperienza assolutamente costruttiva e indimenticabile, ciononostante richiede molto coraggio, non solo a livello pratico ma anche psicologico
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Sì per certi viaggi occorre coraggio, io ad esempio non credo me la sentirei di fare trekking da sola in certe zone o non mi accamperei dove non c’è qualcuno. Questo non vuol dire che debba accadere qualcosa di spiacevole, ma ciò non toglie che alcune scelte portano con sé dei rischi.
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Hai perfettamente ragione, non penso bisogni per forza esagerare per provare una qualche emozione al di fuori della banalità. Penso che già il gesto, indipendentemente dalla destinazione, significhi molto
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Infatti. Io sono dell’idea che l’autonomia e il coraggio abbiano varie sfaccettature.
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l’indipendenza è fonte di carica.
buonbeldì
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Sì ma non è sinonimo di solitudine
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più che altro di “solitarietà” 😉
la solitudine si subisce
essere solitari è una scelta
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Si subisce e si sceglie. Subirla è doloroso ma può essere una spinta per fare scelte in solitaria come appunto un viaggio. Fin qui tutto bellissimo, poiché costruttivo. Però l’autonomia non dovrebbe aiutarci a muoverci verso l’altro invece di allontanarcene volontariamente ancora di più? La scelta, giustamente, è sempre personale
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dovrebbe, sì. 🙂
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Penso ^_^
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Non credo sia facile, ma credo anche che la paura e il pregiudizio su chi viaggia da solo siano eccessivi 🙂
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Io spero di non aver dato l’impressione di avere dei pregiudizi. Per natura sono una persona che crede nella libertà di essere. Era più una riflessione su chi assume poi una posizione di chiusura.
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No no non era rivolto a te, anche la mia era una riflessione, su chi davanti a una persona che viaggia da sola è colto da pregiudizi… il viaggio dovrebbe essere entrambe le cose, perché sono viaggi diversi da soli e con gli altri, meritano entrambi di esistere :))
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😉
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A me è capitato di viaggiare da sola e lo consiglio a tutti, è un’esperienza diversa e ti conosci ogni volta un po’ di più. Come in tutte le cose, credo che la misura però sia tutto ☺️
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Naturalmente, ognuno poi ha la propria misura 😉
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Bella domanda… a stare da soli ci si abitua, poi è dura ricominciare a fidarsi
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Io credo che viaggiare da soli possa essere un momento di apertura, non di chiusura. Ho fatto in solitaria solo esperienze “tranquille”, non in mete difficili o troppo lontane. E ho anche viaggiato in gruppo. Ho notato che da sola sono più portata verso gli altri, mi metto in gioco. Nel gruppo invece “mi accomodo”, lascio fare. Un caro saluto da Ischia. Laura
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Bello leggere di esperienze diverse. È vero, a volte ci si accomoda dietro agli altri, però è anche una grande emozione vedere il mondo con qualcuno a cui vogliamo bene (non necessariamente un fidanzato). Bella Ischia, sarò da quelle parti prossimamente 😉
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E allora contattami. Ti aspetto
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Grazie, non so ancora se riuscirò a rivedere anche Ischia, chissà!
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Provaci
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viaggiare da soli può essere stimolante ma se diventa una droga non va bene.Solitudine? Certo ma per me è stare solo con se stessi, isolarsi dal mondo circostante come in una bolla. Io ci riesco e sono talmente concentrato su me stesso che non sento nemmeno i tumori.
Viaggiare da soli stanca, anche se qualcuno/a può sostenere il contrario. Dopo un po’ ci si annoia a non parlare con nessuno e fatalmente si cerca compagnia. Chi sostiene il contrario mente. Si vogliono fare belle/i raccontando delle loro fantasie.
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Mi sembra un tantino esagerato ritenere una droga il viaggiare da soli eheheh! Diciamo anche che probabilmente chi viaggia da solo può fare belle conoscenze… chi è giovane ne ha anche più possibilità. Non so dirti se poi c’è chi mente, a volte si fa di necessità virtù!
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Però il viaggiare da sole/i per fare delle belle conoscenze alla fine non è un viaggiare da sole/i in senso lato.
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Un viaggio si programma fino ad un certo punto…come la vita d’altronde!
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questo è vero.
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Non ho mai viaggiato da sola, e quanto mi piacerebbe!
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Io invece non ne sento l’esigenza. Mi piace ancora viaggiare con amici collaudati😉 poi chissà!
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